I miei primi nove mesi

Sono passati quasi 9 mesi da quando siamo sbarcati in America. Non sono molti ma a me sembrano un’eternità. Sarà che le stagioni si sono succedute puntuali a scandire il passare del tempo e molte cose sono successe e sono cambiate.
Il mio inserimento a Micron Boise è stato meno “smooth” di quello che immaginassi. Stessa azienda sì, ma ambiente completamente diverso: le macchine, i processi, i colleghi, i software, la lingua. Un sacco di cose nuove da imparare ma pochissimo tempo per masticarle e digerirle. Colpa dell’approccio “ti butto subito dove non si tocca, poi impara da solo a nuotare” in voga qui. In effetti ho imparato velocemente, ma nel frattempo le cose da fare sono aumentate a dismisura e il risultato è un grande sforzo per star dietro a tutto…
In questi 9 mesi abbiamo cambiato 3 case, con in mezzo due traslochi, direi, impegnativi! Da un mese e mezzo ci siamo trasferiti nella “nostra” casa, dove credo proprio che resteremo a lungo, che ci ha permesso di aprire un mutuo e finalmente diventare debitori di qualcuno, ingranaggi funzionanti di un sistema basato sulla filosofia del “rendo soldi, dunque sono”. D’altra parte la casetta, tipica villetta americana tipo Simpsons, ci da sicuramente soddisfazioni ma richiede anche le sue attenzioni. Per ora stiamo facendo qualche lavoretto di ristrutturazione interna, ma dall’anno nuovo sarà perfettamente funzionante e nel pieno della propria ricettività (chi ha orecchie per intendere…).
Sono stati anche 9 mesi di incontri. Non solo colleghi, non solo italiani. Ognuno con la propria storia da raccontare, spesso interessante. Il genere di ricchezza che speravo di trovare al di là dell’esperienza professionale.
Inizi disorientanti, fatti di ricerca di non-junk food da cucinare, di regole da imparare, esami della patente da superare, burocrazia da affrontare. Per non parlare delle maledette unità di misura. Inizi che per fortuna non rimangono tali a lungo, ma che purtroppo non finiscono mai veramente. Presto comincerà il cinema della Carta Verde con le sue fatiche… non vedo l’ora!
Dopo 9 mesi festeggeremo la Natività (quella del 25 dicembre, intendo…) che curiosa coincidenza! Per la prima volta non saremo fedeli al detto “Natale con i tuoi”, ma d’altra parte sarà anche il mio primo Natale con la mia nuova famiglia.

Nonostante i mesi, rimane ancora forte il legame e l’affetto per tutti i parenti, amici, cari che ho lascito dall’altra parte dell’oceano.
Auguri di Buon Natale a tutti, e… a presto!

43 thoughts on “I miei primi nove mesi

    • Perché purtroppo la burocrazia richiede sempre il suo sacrificio di tempo e impegno. Ma alla fine tra poco più di un mese saremo lì 🙂

  1. Ciao Gio, un felice Natale, un grande abbraccio e tanti auguri per tutto ciò che state affrontando. Passi che con qualche migliaio di chilometri in meno abbiamo vissuto anche noi.

  2. Miei cari, pur essendo dall’altra parte del mondo in un paese assolutamente non europeo (che te lo ricorda ogni giorno) condivido ogni parola! L’inserimento lavorativo per me è stato pesantissimo (anche io stessa azienda). Gli incontri numerosi e variegati… Insomma la vita da emigrante quella è. Buona Natale a voi.
    (Ps io sono in terra marchigiana)
    (Ps2. Vi vengo a trovare sicurooooo)

  3. Bello leggere di un’esperienza tanto “lontana”. Il nuovo ha sempre un fascino enorme, nasconde insidie e avventure, libertà e sfide. Ci vuole coraggio a ricominciare daccapo, e voi ne avete dimostrato parecchio. Sembra facile partire, poi però lo fanno in pochi. Grazie per aver condiviso con noi la vostra avventura. Un abbraccio. Aldo e Sara.

  4. Auguri Giovanni. Anche se per anni non ci siamo più visti, è bello condividere la vostra esperienza. Buon Natale a te e a tua moglie! PS bei racconti e belle foto. Siete proprio in gamba.

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